Doppio foglio editorialmente sciolto di cm. 23,4x16,2), pp. 4 con RITRATTO fotogr. b.n. del De Donno in età matura. Un'annotaz. a matita DE DONNO, (figlio del celebre ostetrico), magistrato, nella Giovane Italia, prima nascosto in campagna dai Garzya, poi esule fino al 1860, deputato. "Un fascio di carte,che ho potuto riunire, sono l'unico mio retaggio... Queste righe sono scritte sdraiatoper terra, in un tugurio .del giardino di Nicola Selleri, oggidì Garzia". Non reca date, ma dal tenore del contenuto crediamo sia stato scritto per i 3 figli prima di partire per l'esilio di Corfù dopo i moti del 1848: "nel momento di separarmi da voi e forse per sempre...".