In-8* (cm. 19,1), pp. 45. Bross. edit. Intonso. Questa aurea relazione del GHISLERI "apostolo della libertà dei popoli", che puntualizzava dopo la Grande Guerra la differenza tra i termini di "razza", "stirpe", "nazione", era negli ideali fìdi mazzini e di garibaldi, e, vagamente, di Wilson, ed è tuttora di grande attualità, sempre vergognosamente disattesa come a Versailles, a poi a Parigi.nei cosiddetti trattati di pace forieri di odio e di altre guerre. GHISLERI, geografo, politico e filosofo, fondò nel 1875 l'Associazione nazionale del libero pensiero "Giordano Bruno", massone; a Savona editò "Cuore e critica" per l'educazione civile e gli studi sociali, ma Ghisleri l'abbandonò nel 1890 (quando divenne socialista turatiana); per dedicarsi alla geografia e cartografia che diedero impulso allo stabilimento Fratelli Cattaneo che divenne l'Istituto italiano d'Arti Grafiche. Fedele mazziniano, fu vicino ai movimenti rivoluzionari e nel 1895 collaborò con Giuseppe Gaudenzi alla fondazione del Partito repubblicano "secondo la formula libertà e associazione a riunire il capitale e il lavoro nelle stesse mani e a trasformare gli asserviti del salariato in liberi lavoratori che per mezzo del lavoro associato conseguano l'intero frutto del loro lavoro".Censito in 4 bibl.