3 fascicoli ripiegati (buoni es., irrilevanti ombre), di cm. 50x35, etichette edit. con indirzzo postale di un' Associazione. "Sulla questione di Tripoli, La Voce intervenne col numero speciale (17 agosto) in cui Prezzolini e Gaetano Salvemini valutarono l'opportunità economica di una simile impresa. La loro conclusione fu riassunta nel titolo: «Perché non si deve andare a Tripoli». Salvemini condusse un'accesa campagna sulla rivista scrivendo contro "l'alluvione di menzogne con cui i nazionalisti rendevano popolare l'idea di conquistare la Libia, terra promessa dove gli Arabi ci aspettavano a braccia aperte". Il 5 ottobre, a pochi giorni dall'avvio della spedizione militare, Giovanni Amendola pubblicava un articolo con il quale chiudeva le polemiche e appoggiava l'iniziativa del governo. La sua era la posizione ufficiale de La Voce. Da parte sua, Prezzolini, a guerra iniziata affermava sulla rivista essere "un dovere di disciplina nazionale sacrificare le personali vedute dinanzi all'interesse pubblico". (wiki). I fasc. contengono inoltre: a)17 ag. 1) Giovanni BOINE, "Di certe pagine mistiche", 2) SALVEMINI, "I 'gentiluomini di Taverna". CZ. b) 28 Sett. 1) La Voce, "I socialisti" 2) La Voce. "La coltura italiana e Tripoli". 3) Luigi AMBROSINI, "Il terzo Convegno degl'Insegnanti Italiani all'Estero. 4) Gaetano SALVEMINI, " A proposito di Tripoli e di Giolitti". c) 5 Ott.) 1) La Voce, "A Tripoli". 2) Scipio SLATAPER "E i cipressi di san Guido?. 3) Ambrosini (segue Convegno). 4) Alberto VEDRANI, il Pascoli politico. 5) Giovanni Borelli, Il Ministro libero. Il lotto dei 3 fasc.