In-8°é, pp. 42 (da p. 253 a p. 294). Bross. edit. muta (cifre a penna in cop., ottimo l'interno con citazione dattiloscritta della fonte. Giuseppe Luigi (Gino) FERRETTI,.di padre piemontese e madre siciliana, sempre decisamente anticonformista; cresciuto in una città di preti, ma anche di anarchici. un anarchico così disperato di non poter realizzare l'anarchia, da aderire al comunismo con punte savonaroliane (Raya), animò "un cenobio laico a Monte Mario, in cui un "quintetto di missionari tolstoiani" cercava di "ridare senso alla vita" (Raya) attraverso il lavoro (soprattutto agricolo), l'impegno educativo e uno stretto dialogo con la natura, vivendo anche profondi vincoli di amicizia, docente e collab. della Treccani (che lasciò per antifascismo), concepì l'educazione come invenzione e la concezione del bambino come "mago"; nel dopoguerra aderì al comunismo.(Treccani, Diz. Biogr.)..DScittto di eccezionale interesse, quasi un testamento (morì il 30 ottobre 1950)