In-16° (cm. 16,8), pp. 187, (2). Bross. edit., bell'emblema delle spighe dello xilografo CISARI in cop. Strappetto lungo una cerniera, dorso scurito e fragile. Dalla dedica a Francesco Pastonchi: "Noi, pur togliendo i nostri titoli da fiabe straniere, chiedemmo alla novella schiettamente italiana e inspirazione e panni e movenze". Indice: Il giudeo fra le spine; Il gatto con gli stivali; I suonatori della città di Brema; Cappuccetto rosso; Il beato Gianni; Puccettino; Storia di un uomo che andò in giro pel mondo perché voleva imparare a tremare; La bella e la bestia; I vagabondi; Pelle d'asino; Il prode sartoruccio; Il principe Benamato; I tre fratelli; Richetto dal ciuffo; Barbablù; Mastro Lesina; La bella addormentata nel bosco; Il signor Korbes. BARATONO (da non confondere col fratello Adelchi), di padre eporediese, ma vissuto principalmente a Genova, collaborò con "La Riviera Ligure" di Oneglia, con Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e Alessandro Giribaldi a "La vita nova" e scrisse per "Il Lavoro". Nel 1906, nonostante la vita da nottambulo, fu assunto alle Poste e fu definito "maudit sedentario"; a Roma Formìggini lo fece direttore della collna "I Classici dell'amore". Dopo il 1918, a Genova con Camillo Sbarbaro e Eugenio Montale. Sepolto a IVREA. Censito in 13 bibl.