In-16° (cm. 16,8x10,6), pp. 193. Bross. edit. col bell'emblema delle spighe dello xilografo CISARI al piatto ant. Dorso scurito, ma integro, solido e non rifilato. BERNARDINI, maestra elementare a Istambul, nel 1895, abbandonata dal fidanzato, tentò il suicidio a Roma e suscitò l'interesse del sessantenne Luigi CAPUANA che con lei burrascosamente convisse (fino a tentare a sua volta il suicidio) e infine la sposò nel 1908 e le dedicò il manoscritto verghiano de "I Malavoglia", che, dopo la morte del Capuana (1915) fu al centro di aspre polemiche contro la vedova Bernardini (cfr. archiviostorico.corriere.it). Definita sulla "Tavola Rotonda" di Napoli "futurista prima del Futurismo", ma stroncata dal critico Francesco Biondolillo, malvista da Verga e da Pirandello. "Fra le storie narrate di amori infelici e amanti traditi, in sintonia con le nuove istanze della letteratura femminile del tempo, si coglie l’intento della Bernardinicapuana di 'sdoganare' l’adulterio femminile" (litterandolitterando.it). Catania, dove visse, le dedica una via,